Il suo nome deriva da un detto “sciàtre e màtre”, che noi siciliani usiamo quando vogliamo commentare qualcosa che ci ha impressionato particolarmente, e che a Palermo in alcune parti dell’isola viene completato con un non meglio identificato…“e vogghiu riri. Tuttavia, quel che è più appropriato alla ricetta deriva dall’arabo col preciso significato di meravigliare, di sorprendere per la sua bontà.
Quella che invece stiamo per presentarvi è la sua variante più povera, ma anche la più diffusa e famosa. Ho detto povera, ma solo a livello calorico, perché a livello di gusto, vi garantiamo che non ha nulla da invidiare all’altra variante che comunque vi presenteremo domani.
Ingredienti:
Due melanzane tunisine
Uova q.b.
Sale q.b.
Farina bianca q.b.
Pangrattato q.b.
Olio extravergine d’oliva per friggere
Procedimento:
Sciacquare le melanzane e tagliarle a dischi, spessi circa un centimetro, passarle a farina, quindi nell’uovo battuto con poco sale e poi sul pangrattato. Friggere in padella, con abbondante olio, avendo cura di rigirare le melanzane da tutte e due le parti.